fb e mail ridewhitgps logostrava logogarmin logo
Non categorizzato Conteggio articoli:  16
Le Squadre Conteggio articoli:  3
maglie ciclismo
Le squadre!
Come ho già detto, non sono un agonista, quindi la mia appartenenza ad una squadra è puramente formale, ed al momento non sono tesserato presso nessuna società sportiva.
Ecco la mia storia di ciclista:

Ho iniziato tardi a praticare il ciclismo e la mia prima squadra è stata ovviamente il GS Casal Cermelli, erano gli anni ’70 ed allora la mia grande passione era la musica e la bici la lasciavo un po’ in disparte, correndo solamente nei mesi estivi e dopo il militare e una colossale cotta da bici, (qui il racconto La Pastiglia) ho deciso di abbandonare definitivamente il ciclismo, dedicandomi solamente alla musica.

Dopo il mio addio al celibato e la nascita del primo figlio, vedendo che la pancia della mia consorte si era sgonfiata dopo il parto, mentre la mia continuava ad essere abbastanza ingombrante, decisi, in una giornata di settembre nei primi anni ‘90, di rispolverare la vecchia bici e riprendere a pedalare. E memore di quello che riuscivo a fare anni prima, mi sono fiondato a tutta su per la salita di Alice Belcolle da Cassine e poco prima di Riccaldone, con il cuore a mille ed i crampi allo stomaco ho dovuto fermarmi a rifiatare. seduto su di un muretto a secco, sconvolto dalla fatica e pentito di avere spinto a tutta senza avere il minimo allenamento, ho trovato conforto in un grappolo di uva moscato bianco e riprese le forze e la ragione, sono tornato a casa senza completare la salita. Da allora, poco alla volta, ho continuato ad allenarmi e sono tornato ad iscrivermi al  Gi Esse Casal Cermelli , al quale seguirono la Polisportiva Roccagrimalda ed il Pedale Godiaschese.

Le ultime due maglie indossate ma senza avere una iscrizione alla società, sono quelle del Tempo Libero A.M.A.G. l'azienda dove lavoravo e quella della  Teamoverall Cycling Team  alla quale con la collaborazione di Giuseppe Gugliermero (ex Presidente del G.S. casal Cermelli) ho costruito il sito web.

Tutto qui

Appunti di viaggio Conteggio articoli:  0
Passo del Mercatello
Diari di viaggio!

La bici da corsa è per me un mezzo comune di trasporto, la utilizzo nei mesi estivi per andare al lavoro e tutto l'anno per puro divertimento. Amo le lunghe distanze e per questo motivo ho abbandonato le uscite di gruppo, che un tempo praticavo con assiduità. Ho messo da parte sia le scorribande del sabato pomeriggio, con i ragazzi della Familiare di Alessandria, che i giri tranquilli della domenica mattina con i Brik del negozio Olmo, per dedicarmi quasi esclusivamente ad escursioni che molte volte superano i 200 km. Unici compagni che hanno la mia stessa caratteristica ed abbinano il senso di avventura, con la forza di resistenza, sono gli amici di sempre Marco e Sara. Con loro, oltre a fare lunghi giri, faccio anche lunghe chiacchierate, scoprendo salite e strade nuove. Non percorro tantissimi km in un anno, non sono come l’amico Livio che riesce anche a farne 36.000 in un anno, io rimango tra gli otto ed i nove mila km annui ed ultimamente, causa il lavoro e altri impegni, esco in bici mediamente 4 o 5 volte al mese ma quando sono in bici, ci sono per tutto il giorno.

  • Ad oggi il giro più lungo che ho realizzato è stato di 374 km, 5 Luglio 2017, risalendo la valle del Tanaro I giri delle Valli: Valle Tanaro
  • Il dislivello massimo raggiunto è stato di 4482 metri, ad 11 Settembre 2018 sul èercorso della randoneé di Arquata Scrivia Anteprima Randomario 2018
  • Il maggior tempo pedalato è di 14 ore 52 minuti e 28 secondi, sempre il 5 Luglio 2017. I giri delle Valli: Valle Tanaro
  • La pendenza più elevata invece l’ho trovata sulla via Vecchia per Capanne di Marcarolo, 21% ed un fondo stradale pessimo che mi ha rovinato un copertoncino nuovo di zecca. Campo Ligure: le salite nascoste
  • Il giro più duro, sono più di uno e rimangono quelli incompiuti, che, per diversi motivi mi costringono ad abbandonare il progetto. Upega: tre valli, Belbo, Tanaro e Bormida, Mai contraddire il destino
  • Quello più bello, non esiste, ogni escursione possiede un proprio fascino, una propria storia, unica per bellezza e difficoltà.
  • La vetta più alta raggiunta con partenza e rientro a Casal Cermelli, è il radiofaro del Monte Lesima, supera i 1700 metri sul mare ed offre una veduta stupenda sulle valli circostanti. 39x26: Monte Lesima

Spesso nel viaggio di rientro, soprattutto quando il giro sfiora o supera i trecento km, mi chiedo cosa mi spinga ad affrontare tanta fatica, tanta salita, tanta strada e mi riprometto di appendere la bici al chiodo e non usarla mai più ma poi, dopo il rientro, la doccia, il riposo, sono pronto a ripartire per un’altra avventura.

Raggio d'Azione Conteggio articoli:  6
raggio d azione
Il raggio d'azione!

Per raggio d’Azione, intendo il territorio sul quale mi muovo in bicicletta, con partenza ed arrivo quasi esclusivamente da Casal Cermelli, con distanze che variano, tra i pochi chilometri dei giri attorno a casa, fino a raggiungere distanze ragguardevoli e che spaziano verso tutti i punti Cardinali, ed in tutte le regioni confinanti con il Piemonte, esclusa la Valle d’Aosta, troppo lontana per essere raggiunta in bicicletta comprendendo anche il viaggio di ritorno ma ci sto’ pensando, magari con un rientro in treno. Qui di seguito, un estratto delle località che ho raggiunto partendo da Casal Cermelli e rientrandov,i con la distanza in linea d’aria e del giro completo e nella mappa la rosa delle direzioni.

LocalitàDistanza Km.Appunti di viagggio
Linea d'ariaSu stradaTotale giro
Alassio (SV) 98.1 138.3 308.4 Quanta strada per sti’ sandali
Upega (CN) 106.4 162.2 323.2 Upega: Tre valli, Belbo, Tanaro e Bormida
Savigliano (CN) 79.2 94.7 248.3 La mia Brà Brà
Superga (TO) 72.8 92.0 238.1 La Basilica di Superga
Rosazza (BI) 106.5 123.7 295.3 Oropa 2012: quando la "testa"...
Verbania (NO) 121.7 154.0 309.4 Laghi d’Orta e Maggiore
Corsico (MI) 76.4 103.1 290.6 Il mistero della Freccia Gialla Parte 2
Borzonasca (GE) 76.2 117.1 282.0 La prima volta sul passo dei Ghiffi
P.so dello Zovallo (PC) 76.5 135.6 230.1 10 agosto 2013 San Lorenzo
Bobbio (PC) 61.4 89.2 272.3 Seguendo le ruote, senza una meta
Chiavari (GE) 79.7 114.4 237.3 Portofino Vetta
Lisore (PC) 64.7 112 254.9 Lisore: Desiderata e da dimenticare
Lido di Camaiore (LU) 165 222 248.6 L'alba sul mar
Le salite Conteggio articoli:  0
Passo del Mercatello
Le Salite
E’ chiaro a tutti che la difficoltà nel percorrere una salita è molto soggettiva, dipende oltre che dalla pendenza e lunghezza della stessa, anche dal fattore fisico di chi la affronta, (allenamento, peso dell’atleta, condizioni mentali, e fisiche), dai rapporti a disposizione, dal tipo di bicicletta, dalle condizioni della strada, eccetera. Quindi il calcolo della difficoltà che troverete su questo sito non tiene conto di tutti questi fattori ma si basa solamente sui primi due, la lunghezza  rapportata alla pendenza ed elaborata a tratti, dividendo la salita in settori a seconda del cambio di pendenza.

Ho dato un'occhiata in rete, cercando un metodo di valutazione delle salite, che ne definisse la difficoltà e devo dire che non ce nesono molti. Il sito di Pianeta Ciclismo espone una tabella delle difficoltà molto interessante e per il calcolo della difficoltà usa una formula  che rappporta la pendenza media calcolata sul dislivello tra quota di partenza e quota di arrivo al quadrato, moltiplicata per la distanza percorza tra partenza ed arrivo diviso per 10 sommata alla pendenza media moltiplicata per 4.
Difficoltà = Pendenza Media* Pendenza Media*lunghezza salita in Km / 10 + Pendenza Media * 4
Ho preso spunto da questa formula per elaborare un tipo di calcolo, sempre empirico, che secondo me definisce meglio la difficoltà.

Big Bench Hunter Conteggio articoli:  2
big bench 01 clavesana lo sbaranzo rosso brillante
Le grandi panchine

 

La caccia di Grandi Panchine della Langa è entusiasmante, riserva mille sorprese, fa scoprire strade nuove, insolite, diverse dalle quelle percorse in questi anni, obbliga ad entrare nel cuore del territorio e a viverlo intensamente, assaporandone ogni angolo ed ogni sfumatura.
 La, dove sono installate le Big Bench, lontano dalle strade percorse abitualmente in bicicletta, si riscopre l’avventura, la gioia di cercare e trovare ed infine, seduti su di esse, ammirare il panorama stupendo che sempre sanno offrire. La mia ricerca continua, alla caccia delle tante BIG BENCH sparse per le Langhe e non solo.

“ S’i t’è dabsogn ed tirè un po’ el fia
set-te sì ensima e it sentirè torna masna”

Se hai la necessità di riposarti un po’
Siediti qui sopra e tornerai bambino.

È la scritta che compare su diverse Grandi Panchine presenti nelle Langhe, vediamo di cosa si tratta.
Chris Bangle, designer americano, che ha trasferito casa e studio nella Borgata Gorrea di Clavesana, nel 2010 ha ideato la prima panchina di color rosso.
Costruita  con l’aiuto dell’artista Francesco Ferrero ed un artigiano del luogo, è poi stata posizionata nel terreno di sua proprietà ma accessibile sempre ed a tutti.
Per costruire una “Grande Panchina”, si devono tenere conto di diverse condizioni, la principale è che non vengano utilizzati fondi pubblici (vedi regolamento su Big Bench Community Project)e da allora, le Panchine Giganti stanno aumentando e dalla Langa hanno sconfinato anche in posti lontani da Clavesana.
L’idea delle panchine fuori misura non è stata una novità ma lo è il contesto in cui sono installate e per come devono essere gestite.

L’elenco in aggiornamento continuo delle BIG BENCH lo trovate quì: Big Bench Community Project  

Per chi utilizza Facebook eventi legati alle Big Bench si trovano quì: Big Bench Community Project on FB

A questa pagina (in aggiornamento) l'elenco delle BIG BENCH: Big Bench Hunter

Quì, invece tutte Le Big Bench visitate esclusivamente pedalando sulle mie bici

Strumenti Conteggio articoli:  3
Un importante aspetto del ciclismo moderno, è quello legato agli strumenti, che oggi facilitano le nostre escursioni in bicicletta.
I Ciclocomputer

Ho sempre avuto la mania di catalogare i giri e prendere appunti. Lo facevo anche agli albori di questa mia passione per la bicicletta, quando i ciclocomputer non esistevano, come pure gli strumenti GPS o le mappe digitali e tanto meno i cardiofrequenzimetri.

Supplivo a queste mancanze, usando un orologio da polso, prendendo i tempi di partenza, gli intermedi e quelli di arrivo. Con una carta velina, trasferivo la mappa del giro su un quaderno dove poi ad ogni percorso abbinavo le date ed i tempi delle varie uscite. Purtroppo questi appunti sono andati perduti assieme ad una valigia rubata in un viaggio in aereo, mentre tornavo da una licenza del periodo militare.

Quando, dopo una lunga pausa di riflessione, ho ripreso ad andare in bici, si potevano già trovare modelli semplici di ciclo computer col filo di collegamento al sensore di velocità, con le funzioni di base: Trip, Odo, Vel, che pian piano si sono evolute, aggiungendo le varie opzioni che oggi conosciamo.

Io ho pedalato per molti anni e per innumerevoli km con uno di questi strumenti, poi mia moglie mi regalò un Polar S 710 i, con cardiofrequenzimetro, sensore di pedalata e velocità senza fili, e la possibilità di registrare i dati (non gps) e trasferirli sul PC tramite un sensore a raggi infrarossi per poi leggerli con i software del Precision Performance SW o del Pro Trainer 5, visualizzando i molti dati dell'allenamento. Uno strumento molto versatile ma per cambiare le batterie doveva essere inviato ad un centro specializzato di Torino. L'ho usato per diversi anni, fino a quando mi è caduto a terra e si è staccato uno dei pulsanti di comando. Ho tardato nel mandarlo in riparazione e l'acquazzone estivo preso durante un allenamento lo ha rovinato irrimediabilmente.

Per qualche anno ho proseguito le mie corse senza più registrarle o utilizzando ciclocomputer normali, poi ne 2012 ho deciso di provare il Sigma Rox 9, strumento molto versatile e preciso soprattutto nel registrare le altimetrie, tagliare i segmenti di salita, che poi elaboravo con un semplice programma chiamato Cyclograph, trasformandoli nei grafici che si vedono nel sito.

Nel 2016, per il mio 60° compleanno, sempre mia moglie, mi regalò quello che per l'epoca era il top degli strumenti GPS, il Garmin Edge 1000, che ho usato abbinato al Rox 9 per molti anni, fino a che, in un viaggio verso il Beigua, senza che io me ne accorgessi il Rox si era sganciato dal supporto ed perdendosi irrimediabilmente.

Senza il Rox, non potevo più fare ricavare i miei grafici e quindi ho acquistato un altro Sigma, il BC 23-16, ottimo strumento anche questo, nel Temporale preso su ai Piani del Lesima, è saltato anch'esso come era successo al Polar. per fortuna essendo ancora in garanzia mi è stato restituito nuovo assieme ad una fascia cardio anch'essa nuova.

Purtroppo, pare che il difetto dei Sigma sia prorio nell'attaco del supporto e anche questo, senza dire nulla se n'èer voltao via per strada senza lasciare tracccia. Ora nei pochi e corti viaggi che faccio, procedo seguendo le indicazione del mio ormai vecchio Edge 1000.

Le Macchine fotografiche

Altro strumento importante è la macchina fotografica, oggi in buona parte sostituita dallo smartphone. La passione per la fotografia in generale l'ho sempre avuta e possiedo una ormai obsoleta ma sempre valida Rflex Nikon F100, che a causa delle pellicole e dello sviluppo delle stesse, non utilizzo più. Al suo posto per documentare i miei viaggi, ho usato per molti anni la PENTAX Optio T20, che, sempre in tasca della maglia da ciclista si è corrosa a causa del sudore.

Sostituita con una Nikkon Coolpix che cerco di trattare in una maniera meno distruttiva ma non sempre è facile. La porto con me solo nei viaggi lunghi, in alternativa uso la fotocamera dello smartphone.

Programmi e Social sportivi

Sono passati moltissimi anni dai tempi in cui usavo la carta velina per progettare i percorsi, oggi pianificarne uno  è molto semplice. Garmin e Strava, mettono a disposizione strumenti appositi ma io preferisco utitzzare Ride With Gps, facile veloce e versatile, e con molte funzioni a disposizione anche nella versione gratuita.

Per l'elaborazione dei dati riguardanti i grafici delle salite utilizzo un foglio Excel trasferendo poi i risultati su Cyclograph, e per una raccolta e valutazione dei percorsi, mi trovo bene con Google Earth.

Anno per anno Conteggio articoli:  18
ciclo music

E' la raccolta dei "Diari di viaggio", più interessanti da quando ho iniziato a scriverli.

Selezionando l'anno, viene visualizzata l'altimetria del viaggio più lungo, ed i dati relativi a:

  • Chilometri percorsi
  • Metri dislivello accumulato
  • Percorsi registrati
  • Ore in sella
  • Calorie Bruciate

 Una breve descrizione dell'anno ciclistico selezionato, seguito dall'elenco dei viaggi divisi per mese. Se si seleziona la categoria chilometrica (tra parentesi) accanto al titolo, verrà visualizzato un elenco di tutti i viaggi compresi in quella distanza.

Buona lettura

Biciclette Conteggio articoli:  4
benefici biciMi bastano due ruote, una coppia di pedali, un manubrio ed io pedalo!

Non cambio la bici ogni sei mesi per avere l'ultimo modello, non sono fissato sulla posizione millimetrica di sella, attacco manubrio eccetera, sono io che mi adatto alla bici e non viceversa. Forse è anche per questo che le mie prestazioni sono scarse ma datemi una bicicletta qualsiasi e io ci pedalo senza problemi.

A parte Costanza la Sleek HBM su misura, regalo per il mio pensionamento, ho sempre avuto biciclette usate.

La prima in assoluto, risale al 1972-73, il telaio, verde oliva, in acciaio marcato Columbus, di una vecchia bici da passeggio ma con mannubrio basso, cerchi in alluminio, tubolari, gabbiette e cambio, era stato adattato a bici da corsa ed era costata 160.000 £.

Ci ho fatto le mie mie prime pedalate col gruppo ciclistico del Gi Esse Casal Cermelli, e dopo qualche corsa di paese, l'interruzione forzata del periodo militare e una cotta colossale per colpa de "La Pastiglia" la passione per le pedalate è svanita e la bici è rimasta appesa al chiodo fino agli anni '90, quando notando che il mio volume corporeo dopo il matrimonio, era notevolmente aumentato, avevo deciso di risalire in bicicletta . E in un pomeriggio di settembre, del 1994, come primo, e senza nessun tipo di allenamento, cercando di salire a Ricaldone, mi ero preso un'altra bella ciucca da bici. Fermo a metà salita, con lo stomaco a rovescio per lo sforzo, mi ero seduto su di un paracarro ai bodi di una vigna, meditando sul da farsi.Mi aveva salvato un grappolo d'uva Moscato, mangiato avidamente ed ero tornato verso casa, avvilito e convinto che la bici non facesse più al caso mio.

Poi, col tempo, e con molta calma, avevo ripreso quella passione, che da ragazzo mi portava in giro sulle strade della provincia di Alessandria e ripresa anche la forma fisica, ero poi passato ad un mezzo che per l'epoca era un po' più performante dalla vecchia Colunbus da passeggio adattata. Ed è arrivata la Carrera Podium.

Cinque bici di cinque epoche differenti, ho anche un telaio Colnago Cristallo, la Crystall che ha tenuto fede al suo nome, e si è spezzato sul forcellino posteriore destro. Mi sono rivolto alla casa madre e per le riparazione e verniciatura mi avevano chiesto 850 €. Ora è appeso ad una parete e lo utilizzo come appendi cavi.

Stessa sorte è toccata alla Colnago EPS detta Blue Sky. Prima si è incrinata la forcella posteriore sempre sul lato destro. Davide dell'HBM, ha eseguito una riparazione perfetta e garantita. Dopo qualche tempo ecco che lo stesso tipo di guasto della Cristallo si ripresenta anche sulla EPS. Impossibile avere il ricambio da Colnago, e sempre all' HBM interviene Andrea con una saldatura TIG sul forcellino, smontato e poi rimontato, che fino ad ora non ha dato nessun problema.

La Carrera Podium detta Hearth Steel, invece non si rompe mai, la uso soprattutto nei mesi invernali, ha un unico problema, il carro posteriore avanzato e monta a fatica i copretoncini da 23.

Quando era ancora ttiva la HBM Costanza, Colnago Cielo Blù attrezzata con il 53x39, la usavo soloogni tanto nei percorsi pianeggianti, le mie gambe ultimamente non apprezzano più il 39. Pensare che col 39x26 salivo sulla Vetta del Lesima (Radiofaro) e prima ancora solo col 23.

HBM Costanza, una BDC robusta e leggera, ci andavo dappertutto, compresi sterrati e ghiaia, robusta come una gravel. Poi, quel maledetto incidente, il mio giro più lungo, ancora ne porto le conseguenze, e il telaio della mia Costanza si è spezzata in tre punti, contro una panda col guidatore deistratto. I componenti recuperati li ho fatti montare sulla Blue Sky ed ora quando ho il tempo, faccio qualche pedalata con questa bici che nonstante l'età avanzata mi da ancora tante soddisfazioni.