Le salite nel giro di oggi | ||
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Tempo | Salita | |
1:17':26" | Capanne di Cosola da Cabella Ligure | 1 |
1:13':17" | Fregarolo da Fontanigorda | 2 |
0:40':28" | Passi Scoglina e Barbagelata da Parazzuolo | 3 |
1:46':12" | Casa del Romano da Montebruno via Caffarena | 4 |
17/07/2018
• Distanza 237.93 km
• Tempo 11:27:05
• Dislivello 3845 metri
“L’ultima salita è sempre la più dura!”
Era il 9 Luglio del 2011,
6 e 05 partivo per uno dei primi giri lunghi, il Randagio in bici non esisteva ancora ma su questo giro avevo scritto il primo diario di viaggio, con il titolo “Un Cuore, Due Capanne ed un pizzico di follia” Un cuore, due capanne ed un pizzico di follia
Oggi, a distanza di sette anni, ho voluto rifarlo, non perfettamente uguale ma le salite principali di allora le ho infilate tutte nel giro di oggi.
Ecco i dati di allora:
• 247 km
• 06:05:49 la partenza
• 11:13:07 le ore pedalate
• 3950 i metri di dislivello
Le salite di allora:
1. Capanne di Cosola
2. Passo del Fregarolo da Fontanigorda
3. Scoglina e Barbagelata da Cabanne
4. Casa del Romano da Montebruno, via diga del Brugneto
Le salite di oggi:
1. Capanne di Cosola
2. Passo del Fregarolo via Casanova
3. Scoglina e Barbagelata da Cabanne
4. Casa del Romano da Montebruno via Propata
Qualche chilometro in più
e qualche minuto in meno ma erano sette anni fa e devo dire che mi ero gestito meglio nell’alimentazione, anche se la salita finale, quella della casa del Romano, ricordo di averla sofferta anche quella volta.
Nel titolo di allora, che dava l’inizio ai diari di viaggio di “Un Randagio in bici” avevo messo la “Follia” perché per me allora fare un viaggio simile era una cosa abbastanza inusuale. Oggi nel periodo estivo, ne faccio tutte le settimane e forse per concludere il titolo, dovrei aggiungere “ costanza ”, perché, andare ad imbarcarsi in una avventura del genere e riuscire a portarla a casa, ci vuole una bella costanza e soprattutto, testa, quando le gambe non rispondono più ai comandi.
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Fare gli ultimi chilometri
da Propata alla Casa del Romano, oggi mi è costata tanta fatica e determinazione, se avesse fatto meno caldo, sicuramente avrei sofferto meno ma la stagione è questa e non ci si può fare nulla. Il mio errore principale è stato di sottovalutare l’alimentazione. Ho mangiato l’ultima volta seduto sulle panche del Fregarolo e poi più nulla fino alla Casa del Romano.
Un disastro,
quando scende la glicemia ed il metabolismo scompare. Ho poi risolto, mangiando un panino nella discesa verso Cabella e fermandomi al bar a fine discesa per un gelato ed una birra annacquata. Gli ultimi chilometri li ho fatti abbastanza bene, anche se per potermi riprendere ho dovuto fare parecchia strada. Poi, l’incontro con un ragazzo di Spinetta Marengo, in sella alla sua Colnago in acciaio, tenuta in maniera perfetta mi ha dato quella grinta che da solo non avrei mai trovato e chiacchierando sullo stradone tra Novi Ligure e Bosco Marengo, il tempo è volato via, assieme ai cattivi pensieri.
SEMPREINSELLA!