Tra la val Curone e la val Borbera, 4 salite senza uscita!
Le salite nel giro di oggi | ||
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Tempo | Salita | |
0:45':49" | Caldirola Ex Colonia da Fabbrica C.ne | 1 |
0:29':00" | Bocca di Crenna | 2 |
0:24':45" | Giarolo da Morigliassi | 3 |
0:47':50" | Volpara da Albera L.re | 4 |
0:59':59" | Pobbio | 5 |
30/07/2011
• Distanza 195.5 km
• Tempo 09:21:38
• Dislivello 3275 metri
Quattro salite
tra le più dure della provincia di Alessandria, dove una volta raggiunta la vetta, con una bici da corsa non si proseguire e si deve ritornare giù dalla stessa strada dell’andata.
Partenza all’alba per Tortona,
quasi trenta chilometri pianura schietta fino a Viguzzolo, ed entrando nella val Curone, la strada diventa più interessante presentando ancora una trentina di chilometri in falsopiano positivo e lunghi saliscendi.
Raggiunta Fabbrica Curone,
davanti a me ho circa 9 km di salita, dapprima dolce e poi si impenna verso Caldirola con continui strappi duri, che si alternano con altri meno impegnativi, poi giunti in paese l’ultima fatica per completare la salita fino alla Gioia e su ancora a raggiungere la Colonia, dove la strada asfaltata termina e con la BDC non si va più da nessuna parte.
e discendo nella piazzetta del paese dove c’è una fresca fontana, poi scendo per circa tre chilometri raggiungendo il bivio per Montecapraro. La strada subito in leggera discesa, dopo un chilometro presenta uno strappo seguito da un tratto in pianura, ed al secondo chilometro dal precedente bivio, ecco lo strappo di Montecapraro corto ma impegnativo, poi leggera salita verso Salogni, una piccola frazione di Fabbrica Curone.
e svoltato a destra, ecco la seconda salita, Bocca di Crenna, 3.300 metri di strada con un asfalto molto grezzo in alcuni tratti debilitato e quasi assente, pendenze a due cifre con punte del 15% e media prossima all’11%, quasi un incubo arrivare alla fontana delle stalle di Salogni, dove la strada diventa sterrata e ci si deve ancora fermare.
Altra pausa altro panino cambio l’acqua alle borracce ed a freni tirati, scendo per questa strada ripida e che non vede manutenzione da parecchio tempo.
scaccio il desiderio di andare a visitare Bruggi, la perla della Val Curone, ho ancora tanta strada da fare e non voglio perdere tempo.
Sempre a ritroso, attraverso Salogni e Montecapraro fino al bivio di Caldirola, dove inizia una discesa veloce verso Garadassi ed a Morigliassi la svolta a sinistra mi porta sulla SP115 Cantalupo-Morigliassi, strada caratterizzata dalla presenza di numerose fontane ed in sei chilometri di leggera salita si arriva a Giarolo.
per altri sei chilometri, passando per i paesi di Borgo Adorno con la sua bella fontana nella piazza del castello, e poco prima di Pallavicino, si incrocia la strada per i Piani di San Lorenzo che oggi non voglio fare, proseguo e alla fontana di Pallavicino, faccio un altro cambio dell’acqua.
Raggiunto Vendersi, inizia la ripida discesa verso Santa Maria ed Albera Ligure, dove svolto a sinistra a cercare la strada della terza salita senza uscita, Volpara, 8 chilometri, 5.8% la pendenza media con punte del 14%.
lo sterrato impedisce di proseguire la corsa, tornando giù svolto per Vigo e scendo sulla provinciale poco prima di Cabella, è quasi l’una e mi fermo al bar a mangiare un panino. Riprese le forze risalgo in bici ed appena prima del ponte sul torrente Liassa -affluente di sinistra del Borbera- ecco che inizia subito durissima la salita a Pobbio, 8.58 km, caratterizzata da molti tornanti, ha una pendenza media del 7.41% con punte prossime al 14%, ma la difficoltà si concentra tutta nei primi 4 chilometri e mezzo, poi si può quasi prendere fiato. Superi Pobbio Inferiore, e proseguo verso la parte alta del paese e ancora una volta l’asfalto lascia il posto a pietre e sassi.
in programma poi si torna a casa, il vento è a favore ma quando si percorre le strette di Pertuso non so come mai gira sempre a sfavore ma non me ne frega niente …..a tutta verso casa.