fb e mail ridewhitgps logostrava logogarmin logo
E allora un colpo di clacson potevi darlo cento metri prima, io mi sarei spostato e tu passavi senza problemi.
Le salite nel giro di oggi
TempoSalita 
1:54':00"  Passo del Turchino da Ovada 1
0:46':58" Colle di Cadibona 2
0:32':58" Carcare - Biestro - Cabitti 3
0:10':47" Santuario del Deserto da Borda 4
0:07':35" Millesimo - Montecala 5
logo transparentstravafotofacebook

19/08/2019
• Distanza 237.00 km
• Tempo 10:11:10
• Dislivello 2720 metri
“Ci vorrebbe una Gravel per percorrere certe strade”

Ehi, ehi tu con quel S.U.V. bianco nuovo di zecca! Si tu, proprio tu che mi suoni il clacson a due metri dal sellino e mi fai salire i vermi oltre che la pressione.
Ehi, si dico proprio a te, che non capisci e che mi suoni ancora dopo avermi sorpassato perché ho avuto un sobbalzo dopo il primo colpo di clacson e ti ho mandato a quel paese.
Si non capisci, probabilmente perché tu, non ci sei mai salito in bicicletta. Si il SUV è molto più comodo e poi ha il clacson.

Ehi tu che alzato il dito indice, lo scuoti in segno di disapprovazione e che non capisci il perché, io fossi ad un metro dalla banchina. La strada in questo punto è dritta come uno sparo di fucile e mi hai visto da lontano che stavo al centro della carreggiata e scommetto che hai anche visto che il metro di strada adiacente la banchina è completamente disfatto.
E allora un colpo di clacson potevi darlo cento metri prima, io mi sarei spostato e tu passavi senza problemi.
Ma è vero, tu non sei mai salito in bicicletta e non sai.

Non sai che per me che vado in bici è pericoloso passare su un tratto di strada pieno di buchi, quindi suoni il clacson alle spalle, per farmi capire che devo stare a destra e mi sfiori il manubrio, almeno magari cado e si elimina un rompicoglioni di ciclista dalla strada.
Ecco, difficilmente leggerai queste righe ma se dovesse capitare spero tu capisca.
E voglio dirti un’altra cosa - Sai quel dito dove dovresti metterlo… lontano dal clacson la prossima volta che superi un ciclista.
Scusate ma ci voleva.

 I due Deserti, un bel giro, con salite non troppo impegnative ma per portarlo a casa si deve andare abbastanza lontano e si vede dal chilometraggio.
Passo del Turchino, leggero e semplice con un lieve vento da Sud che ora rompe un poco il ritmo ma al ritorno sarà il benvenuto.
 

Passaggio veloce sull’Aurelia da Voltri ad Arenzano. È qui che carico il tratto del giro che voglio fare ma Garmin non lo digerisce bene e comincia a fare i capricci. Con un po’ di fatica riesco a trovare la strada e dopo la salita a Lerca e Sciarborasca mi avvio verso l’Eremo del Deserto.

 

Quando la strada si impenna raggiungo e supero tre tranquilli ciclisti. Poco più avanti, eccone un altro. Fa parte dello stesso gruppo ma ha le gambe un po’ più scaltre. Scambiamo due parole e comincia la sfida. Lui aumenta e io dietro ma con parsimonia, so cosa devo ancora fare e ci vado calmo. Scollina una decina di metri prima di me e torna indietro a recuperare gli amici perduti per strada.

 Proseguo solo ed ora che c’è calma mi accorgo che Garmin si è inchiodato, non mi fermo, termino il percorso sulla bella strada immersa nel bosco e poco prima di Campomarzio, mi fermo e resetto lo strumento, che torna a registrare la corsa.
Discesa a Varazze e secondo passaggio sulla SP1, fino a Savona dove salgo verso il colle di Cadibona.
Ancora Garmin che pasticcia e io che tiro ad indovinare la strada.
Carcare, e dopo Biestro, ecco un tratto in discesa completamente sterrato. Fino a che il fondo stradale e la pendenza sono buone, tutto fila liscio. Ma quando la pendenza aumenta e il fondo diventa sconnesso, sono guai. In alcuni tratti non riesco a frenare la bici perché le ruote scivolano sullo sterrato. Ma so che in fondo alla discesa la strada è bella e proseguo.
 E finalmente l’imbocco della strada che sale al secondo Deserto, quello del Santuario.
La strada sale calma fino al Santuario della Madonna del Deserto, situato nel savonese, nel comune di Millesimo, località Deserto appunto.
Mi fermo al santuario, non ho più acqua e so che qui posso trovarla poi proseguo sulla ribelle strada, fino a scollinare al bric Salve Regina, 736 mslm.
Scendo verso Millesimo e poi Carcare. Ora viene la strada fatta tante volte, quella da Cairo Montenotte fino a casa, il vento è a favore e filo via quasi senza fatica.
La cosa migliore del giro di oggi sono state le nuvole, che hanno oscurato il sole per quasi tutta la giornata, altrimenti mi sarei cotto come al solito. SEMPREINSELLA!