Si prosegue un po’ mogi per l’accaduto, ed a Sottocolle, attraversata la galleria di Boasi, con calma si scende verso Ferriere, dove ci si riunisce ancora per compattare il ...
Le salite nel giro di oggi | ||
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Tempo stimato | Salita | |
0:21':40" | Strada alta Novi Serravalle | 1 |
0:09':46" | Passo della Scoffera da Laccio | 2 |
1:10':18" | Passo Fasce da Piandeipreti | 3 |
0:26':04" | Bavari da Genova Borgoratti | 4 |
0:43':36" | Creto da Doria | 4 |
08/07/2012
• Distanza 212.67
• Tempo 08:33:49
• Dislivello 2632 metri
Sono il solito smemorato,
un bellissimo giro senza traccia elettronica del percorso perché questa mattina partendo, ho dimenticato di dare il via alla registrazione del tour. Mia la dimenticanza ma anche una pecca terribile del software del Rox9, con il Polar non succedeva perché si avviava da solo. Comunque non ho le altimetrie, il tracciato cardiaco e tutto il reso ma ho le foto ed il male alle gambe che mi ricorderanno per qualche giorno che il giro l'ho fatto veramente.
Tutto il gruppo de La Familiare Alessandria,
raggiungerà Arquata Scrivia in auto luogo della partenza di questo Giro del Mare nel Levante Ligure, su una distanza di circa 150 km. Io ho appuntamento qui a Casal Cermelli con Nicola Picchio, giovane ciclista alessandrino che vuole provare a fare un giro superiore ai 200 km. Sono quasi le sette quando ci incontriamo e partiamo verso il luogo dell’appuntamento con il folto gruppo de “La Familiare Alessandria”, per evitare la solita strada trafficata dell’Outlet, propongo a Nicola di passare per la bella e tranquilla strada collinare che da Novi Ligure conduce ai campi da golf della Bollina.
Nicola rimane stupefatto dalla bellezza di questa strada alternativa che non aveva mai percorso prima.
Verso le ore otto, siamo all’appuntamento
nel piazzale antistante il negozio “La Bici”e si parte verso il Giro del Mare da Levante, coadiuvati dalla scorta tecnica in motocicletta e un furgone con i viveri di conforto.
La partenza è tranquilla, le moto trattengono i corridori più impetuosi facendoli rimanere in gruppo con tutti gli altri, ma superata Busalla e svoltato a sinistra verso Casella dove la strada inizia leggermente a salire, si scatena la bagarre e i più forti scattano avanti in una corsa forsennata per raggiungere il primo GPM di giornata, il passo della Scoffera.
Sono con loro e conoscendo bene la strada, posso permettermi di fare uno scatto ogni tanto.
Siamo una decina in tutto qui davanti a darci battaglia, ed al bivio di Laccio indico che la strada da percorrere è la contorta e tranquilla SP62 e non la dritta e trafficata superstrada.
Ci diamo ancora battaglia
sui pochi chilometri che raggiungono il passo della Scoffera, dovetutti ci si ferma per attendere gli altri, che a quanto pare hanno accumulato un grosso ritardo.
Quando arrivano, scopriamo con disappunto che il motivo del ritardo è dovuto al fatto che invece di salire la SP62, tutti comprese le moto hanno imboccato la SS45 della Val Trebbia e giunti alla prima galleria, hanno preferito tornare indietro per proseguire sulla provinciale.
Incazzati è dire poco, a ragione ci hanno caricati di improperi, io essendo pratico della strada, invece di lasciarmi trascinare nella baraonda della corsa, avrei dovuto aspettare i ritardatari e indicare loro la strada giusta da fare.
Si prosegue un po’ mogi per l’accaduto, ed a Sottocolle, attraversata la galleria di Boasi, con calma si scende verso Ferriere, dove ci si riunisce ancora per compattare il gruppo.
di falsopiano si svolta a destra in direzione Lagomarsino, si torna in salita e ci si da ancora battaglia.
Sei chilometri circa con pendenza media del 4.6%, lascio andare i più forti e salendo del mio passo raggiungo Lumarzo e poi Pannesi, dove la strada spiana. Proseguo fino a raggiungere Calcinara e al bivio per la strada del Monte Fasce, mi fermo ad attendere gli altri e li avviso della mia intenzione di abbandonare il giro del mare per salire al Fasce. Arriva anche Beppe col furgone dei viveri ed informo anche lui delle mie intenzioni.
Mi offre dei panini che non prendo, preferendoli ad una bottiglietta d’acqua, gli dico che se avrò fortuna, potremmo ancora incontrarci ad Arquata, saluto e parto subito sulla salita per il Monte Fasce che da questo versante e solo nei primi tre chilometri presenta un tratto impegnativo, e superate Case Becco, si corre sul crinale ad una altitudine di circa 700 metri.
man mano che ci si avvicina al passo del Fasce, sulla sinistra si può ammirare il Golfo di Genova.
Giunto al passo, do solo uno sguardo alla vetta del monte e proseguo in discesa verso Borgoratti strada bellissima e durissima se fatta in salita.
Dieci chilometri e sono in fondo valle ed a Borgoratti inizia la salita di Bavari, 6 km al 4.5% quasi tutta dritta con pochissime curve e tornanti.
Scollino e discendo ancora verso la val Bisagno, attraversato il torrente e dal quartiere di Struppa inizia l’ultima salita, Creto.
Con una pendenza del 6.13% spalmata sulla distanza di 8.3 km e punta massima dell’8.46%, presenta una dozzina di tornanti, lasciando respiro alle gambe solo all’inizio della salita, attraversando il paese di Aggio a pochi metri dalla vetta.
dove faccio scorta d’acqua e superati gli 800 metri dello strappo della Colletta, sono in valle Scrivia.
Ora è tutto semplice, una trentina di chilometri e sono ad Arquata Scrivia dove mi ritrovo con in ragazzi della Familiare. Sono appena arrivati anche loro, che dopo esserci lasciati, sono scesi ad Uscio ed attraversata Recco, Sori e quasi tutta Genova, risalendo il passo dei Giovi, hanno preceduto di poco il mio arrivo.
Come ultimo ristoro, Beppe tira fuori dal frigorifero installato nel furgone un’anguria e la divide tra tutti noi.
Ne mangio una fetta, freschissima e poi accetto mezzo bicchiere di vino rosso e riparto verso casa accompagnato da Nicola.
Mi ero dimenticato che vino ed anguria nel mio organismo non vanno d’accordo ed il mio intestino protesta con forti dolori addominali.
Cerco di resistere nella speranza che tutto passi il prima possibile, cosa che succede solo dopo aver percorso con enorme fatica una ventina di chilometri.
Proseguiamo io e Nicola sulla strada verso casa.
Poco prima di arrivare all’incrocio tra la ex SS35 e strada Frugarolo, saluto Nicola informandolo che per me la strada più corta è svoltare a sinistra, mentre lui dovrà proseguire dritto verso Spinetta Marengo, quando arriverà a destinazione avrà percorso una dozzina di chilometri in più dei 212 che ho fatto io.
Bravo Nicola SEMPREINSELLA!