O cavallina, cavallina storna, che portavi colui che non ritorna.
Le salite nel giro di oggi | ||
---|---|---|
Tempo | Salita | |
0:14':40" | Gaggina da Mantovana | 1 |
14/01/2021
- Distanza 76.39 km
- Tempo 3:41:55
- Dislivello 869 metri
“…che portavi colui che non ritorna…”
Oggi mi affido al Pascoli, con la sua poesia La Cavalla Storna, mi è venuta in mente vedendo il cartello della frazione Cavalla nel comune di Morbello, io l’ho presa dal lato facile ma prossimamente, se non fa brutto tempo penso che la farò da quello classico da Visone.
Sul giro di oggi solo due parole, “sono stanco”. SEMPREINSELLA!
La cavalla storna | |
Nella Torre il silenzio era già alto. I cavalli normanni alle lor poste Là in fondo la cavalla era, selvaggia, che nelle froge avea del mar gli spruzzi Con su la greppia un gomito, da essa "O cavallina, cavallina storna, tu capivi il suo cenno ed il suo detto! il primo d'otto tra miei figli e figlie; Tu che ti senti ai fianchi l'uragano, Tu c'hai nel cuore la marina brulla, La cavalla volgea la scarna testa "O cavallina, cavallina storna, lo so, lo so, che tu l'amavi forte! O nata in selve tra l'ondate e il vento, sentendo lasso nella bocca il morso, adagio seguitasti la tua via, |
La scarna lunga testa era daccanto "O cavallina, cavallina storna, oh! due parole egli dové pur dire! Tu con le briglie sciolte tra le zampe, con negli orecchi l'eco degli scoppi, lo riportavi tra il morir del sole, Stava attenta la lunga testa fiera. "O cavallina, cavallina storna, a me, chi non ritornerà più mai! Tu non sai, poverina; altri non osa. Tu l'hai veduto l'uomo che l'uccise: Chi fu? Chi è? Ti voglio dire un nome. Ora, i cavalli non frangean la biada: La paglia non battean con l'unghie vuote: Mia madre alzò nel gran silenzio un dito: |