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 La salita dal Guado al passo dell’Alpino, sarà l’ultima fatica per i corridori della randonnée, ancora attenzione a scendere, la strada presenta qualche buco...
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Le salite nel giro di oggi
TempoSalita 
0:22':05" Capriata - Giora - St. Parodine - San Cristoforo 1
0:09':19" Grillano da Ovada  2
0:10':27" Morsasco da Trisobbio 3
0:19':29" Vallosioa da Crognardo 4
0:06':14" Ponte Caramagna . Bivio Cassinelle 5
0:45':07" Termo e Alpe Garrone da Costa d'Ovada 6
0:10':03" Passo della Crocetta da Bivio per Garrone 7
0:09':09" Valico La Carta da Piana di Badia  8
0:50':33" Passo del Faiallo da San Pietro d'Olba  9
0:00':00" Bric del Dente da Passo Cerusa 10
0:49':32" Capanne di Marcarolo da Campo Ligure  11
0:24':08" Passo dell'Alpino da Guado del Gorzente (Monte Lanzone)  12
0:07':42" Mascatagliata - Gambina - Bivio Tagliolo 13
0:21':56" San Giacomo - Cascina Vecchia - Madonna della Villa 14
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22/09/2018
• Distanza 221.03 km
• Tempo 9:50:23
• Dislivello 3696 metri

“Il Faiallo, non si smentisce MAI!”
Ehi, che giro hai fatto?
Ho fatto il Rand’Ovada!
Ma dai, davvero, tutti quei chilometri, con le salite dell’Alpe Garrone, La Crocetta, Il Faiallo, Capanne di Marcarolo, L’Alpino?
Noooo, ho fatto il 130, volevo fare il corto ma poi mi sono lanciato ed ho fatto la Rando da 130, comunque il Passo del Faiallo l’ho fatto, bellissimo
Ah, beh, bravo ma facciamo chiarezza.
Innanzitutto una Randonnée si può chiamare in questo modo solo se raggiunge i 200 km, tutto quello che sta sotto a questa misura non si può fregiare di questo nome.
Per questo gli altri percorsi, sono denominati ciclo pedalate.
L’ ASD Uà Cycling Team, quest’anno come nelle precedenti edizioni ha previsto tre percorsi:
1. Ciclo pedalata di 50 chilometri aperta a tutti cicloamatori e non.
2. Ciclo pedalata 130 chilometri è possibile iscriversi solo se in possesso di idoneità sportiva agonistica da presentare all'atto dell'iscrizione oppure essere in possesso di tessera agonistica delle varie federazioni facenti parte della consulta nazionale ciclismo.
3. Randonnée 200 chilometri, modalità di iscrizione come per la 130. Se terminata in 14 ore, si riceve il brevetto, ma solo questa è definita Randonnée.

 

Io non ho un’abilitazione sportiva, non la faccio più, non corro agonisticamente e mi sono stancato di spendere soldi in visite, analisi eccetera per avere un pezzo di carta che permetta di “CORRERE”, faccio quello che faccio di mia iniziativa, senza spingere, senza strafare, con calma, quando arrivo, arrivo, non ho una squadra, vado solo e qualche volta con pochi Amici.
E quando c’è una manifestazione come questa, mi piace provarla prima, perché intanto quella vera, quella dove tutti corrono non la potrei fare.
Martedì scorso avevo fatto il giro della Ovada in Randonnée del 2017 al contrario, duro come nel senso giusto.
Oggi ho voluto provare il percorso 2018, 202 chilometri ma partendo da casa sono diventati 221.
Ho spezzato in due la prima parte del percorso, la ciclo pedalata da 50 chilometri, quella per tutte le gambe. Ho intercettato il percorso a 10 km da casa a Predosa e con calma, poco alla volta, ho seguito le frecce verdi che lo segnalano, passando a quello successivo da 130 km e poi proseguendo sul 200 km.

Bello, come sempre anche se leggermente sminuito nella sua difficoltà rispetto alle edizioni precedenti ma questo non guasta.
L’unica difficoltà che ho trovato, non è dovuta al tracciato ma alle condizioni meteorologiche, che sul Faiallo, non sono mai certe. Ho presso acqua dai 900 metri di altitudine fino alla vetta e nebbia, anzi nuvole fitte con visibilità di 10 metri scarsi, stranamente non faceva freddo e dopo il disagio della pioggia battente e delle nubi fitte, dopo il Bric del Dente, la strada era asciutta ed al di là della galleria del Turchino, brillava il sole.
Forte il vento da Sud, che mi ha portata a casa con poca fatica. Interessante il nuovo percorso dell’Ovada in Randonnée, che partendo da Ovada, inizia in sordina, con il passaggio da San Giacomo e Gaggina, prosegue verso Capriata d’Orba e attraversando le vigne della strada Parodine, raggiunge San Cristoforo e prosegue per Silvano d’Orba, raggiungendo il punto di partenza, qui si conclude la ciclo pedalata di 50 chilometri.

 Chi avrà la forza e la voglia di proseguire, la strada prosegue sul… non si capisce bene ma pare che dopo Costa d’Ovada, il Termo d’Ovada e Alpe Garrone, fatto il Faiallo si discenda la strada del Turchino fino a raggiungere nuovamente Ovada.
Per quello che riguarda la Randonnée, è tutto chiaro. Fatto il percorso corto, si prosegue per Grillano e dopo un giro sui castelli di Trisobbio e Morsasco, si raggiunge Visone, Grognardo e Cassinelle e dopo la discesa verso Molare, ecco che inizia l’avventura sulle salite vere. Fino ad ora si è scherzato. 
 Si Raggiunge il Passo della Crocetta di Tiglieto passando per Costa e Alpe Garrone, poi discesa a Piana di Badia e dopo il passaggio per Martina Olba, ecco la salita al Faiallo dal versante di Vara, -spero vivamente che le condizioni atmosferiche nel giorno della gara, non siano come quelle di oggi-, dopo la discesa verso il Passo del Turchino, attraversata la Nuova Galleria, ancora discesa fino a Campo Ligure. Qui, inizia la salita verso le Capanne di Marcarolo, la successiva discesa, verso il Guado del Gorzente, dovrà essere fatta con attenzione, perché il fondo stradale non è proprio perfetto. 
 La salita dal Guado al passo dell’Alpino, sarà l’ultima fatica per i corridori della randonnée, ancora attenzione a scendere, la strada presenta qualche buco e il fondo non è perfetto. Si arriva ad Ovada passando per Mornese, Casaleggio Boiro, Lerma e Belforte, ancora tanti su e giù ma poi è finita.
In bocca al lupo a tutti i partecipanti. Io il 7 Ottobre, se il tempo è bello, partirò in bici molto presto per raggiungere Ovada e salutare tutti gli amici che potrò incontrare. Ma la corsa non la farò. Come dicevo prima, non sono abilitato.
SEMPREISELLA, fin che il cuore batte