...una frana recente non ancora completamente ripristinata...
Lisore: Ristrutturata e vinta |
10/07/2017
- Distanza 254.90 km
- Tempo 10:52:05
- Dislivello 2809 metri
Si da dimenticare,
almeno fino a quando non rimettono a posto la frana dopo Lisore, strada sterrata per poche decine di metri ma proprio nel punto più duro, (Garmin lo da al 19% ma sappiamo tutti che esagera) comunque in quel punto non sono riuscito a tenere la bici in piedi, dopo la terza slittata della ruota posteriore, ho messo il piede a terra e percorsi circa venti metri a piedi, non vi dico la fatica per risalire in sella. Io che non ricordo di essere sceso dalla bici in salita, oggi ho dovuto farlo. Partenza un po' bislacca, con tacchetta sinistra parzialmente rotta. Le Look Delta duravano 15.000 km queste nuove Keo sono di burro. Poi Wind che mi blocca il telefono perché non ho abbastanza grana da rinnovare la mensilità. Risolto facendo la ricarica al Brallo ma domani cambio gestore mi sono stufato a casa non prende e in giro poco. Sbagliato strada da Brallo a Marsaglia, con qualche km in più sui 248 programmati, vento contrario all'andata, e sulla Val Trebbia ma a favore tornando, peccato che non ne avessi più nelle gambe, per spingere come si deve. Prossimo giro in programmazione. Dove? Non lo so ancora!
Partenza appena si fa l’alba,
niente luci di posizione è già abbastanza chiaro. Primo guaio, la tacchetta sinistra non aggancia bene ma non voglio fermarmi, ora. Via per Tortona cercando di schivare il traffico della SR10, passando per Rivalta Scrivia. Passaggio breve ma intenso a ruota di un camion si prosegue in valle Scrivia e poi in Valle Curone. Il Rox 9.1 che continua a fare i capricci, a volte funziona a volte no, non ho ancora capito da cosa dipenda. Livello delle batterie ottimale per tutti i componenti ma a volte non segna la velocità, bloccando la registrazione.
San Sebastiano Curone,
cerco di chiamare casa e altra sorpresa, Wind rinnova la mensilità e non avendo abbastanza soldi mi blocca il telefono. Controllo la tacchetta e scopro che è parzialmente rotta. Con le Look Delta si facevano circa 15000 km, con le Keo molta di meno. Stacco il pezzetto che ingombra l’aggancio e proseguo in cerca di una tabaccheria per fare la ricarica. Ci riesco a Brallo, dopo aver fatto cella di Varzi e Cignolo ed a Brallo, puntualmente sbaglio strada e scendo si in Val Tebbia ma a Ponte Organasco anziché, Lago. Pazienza allungo un po’ il giro.
Guadagno Marsaglia e la val d’Aveto,
fino ad ora il vento è stato contrario fin da casa e inizio a spazientirmi. Su di una strada perfetta e leggermente in salita raggiungo finalmente Ruffinati e sosto alla trattoria per bere qualcosa. Quando riparto per la salita, l’unica impegnativa di oggi, Rox non funziona e quindi non potrò registrarla per metterla sul sito e Garmin dopo i primi metri, forse a causa dell’interferenza con la centrale elettrica, da un errore di fuori pista che recupera quasi subito. Salgo le dure rampe iniziali di questa salita corta ma dura, fino a raggiungere il borgo di Lisore. Sono senz’acqua e mi fermo a prenderne alle fontane. Proseguo, fa caldo ma è sopportabile.
Superato Lisore di circa un chilometro,
ecco la sorpresa, una frana recente non ancora completamente ripristinata e proprio nel punto più duro della salita. Cerco una traiettoria sicura ma non ne trovo, la ruota posteriore slitta, una, due , tre volte, fino a che perdo l’equilibrio e devo mettere i piedi a terra. Spingo a piedi su per la ghiaia, incazzato nero, il Garmin segna 19% di pendenza ma penso sia un errore. Finalmente l’asfalto e con fatica risalgo in sella per terminare questa bella salita rovinata dalle incurie dell’uomo. In cima, al bivio per Ottone e Cerignale, i ruderi dell’antica chiesa di San Michele. Faccio scorta d’acqua e mangio qualcosa per poi buttarmi giù verso Ottone.
Al paese c’è il mercato, sosto ai giardini mangiando ancora e poi mi siedo al tavolo del bar li di fronte per un gelato ed una birra e proseguo per il rientro, ancora Val Trebbia, in leggera salita fino a Buffalora, la parte più noiosa del giro. Poi Torriglia e la variante di Cavorsi, bellissima strada che scende a Laccio, poi torna il divertimento, vento in poppa e si fila per gli ultimi ottanta chilometri verso casa.
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