02/12/2012
- Distanza 78.63
- Tempo 02:57:14
- Dislivello 439 metri
Bella giornata, oggi, fredda ma soleggiata, strade asciutte, vento quasi assente, tentazione incondizionata per fare un giro in bici ma…
Si, ma l’ultimo giro che ho fatto risale al 23 settembre due mesi e spingi fa, anzi facendo bene i conti, sono stato 69 giorni senza pedalare. Il lavoro, il tempo quello meteorologico e anche il poco tempo a disposizione dovuto al fatto che avendo pedalato per tutta l’estate da brava cicala lasciando dietro una miriade di lavori e lavoretti da fare a casa, ho dovuto abdicare la bici e rimboccarmi le maniche. Poi ci mettiamo anche il tempo brutto in tutti i fine settimana liberi dal lavoro, un po’ di raffreddore e mal di gola ed ecco, fatti i conti, 69 giorni passati senza pedalare.
Bella giornata, oggi, fredda ma col sole che scalda il viso, il termometro del mio ROX9 segna solo 10-11 gradi ma non sento freddo e pedalo contento di essre finalmente riuscito a salire in bici. Non so ancora bene quanta strada farò e non ho una meta precisa, per il momento mi basta solo essere seduto sul sellino e correre con il sole in faccia. Strada facendo il giro prende forma, ho attraversato Castellazzo Bormida e Castelspina, avviandomi verso Sezzadio intravedo in lontananza la sagoma di un ciclista nella direzione opposta alla mia, dopo un attimo ci incrociamo, è Walter, eravamo assieme nella Polisportiva Rocca Grimalda, fa un rapido dietro front e siamo li che parliamo. Lui arriva da castelletto D’orba, dove ha lasciato l’auto e cercando un po’ di pianura ha trovato me, che mi dirigo verso Acqui Terme. Assieme pedalando e chiacchierando ci lasciamo alle spalle Sezzadio, Rivalta Bormida, Strevi e siamo ad Acqui sul pavé del ponte sul Bormida, basta uno sguardo e ci dirigiamo sulla strada per il Sassello sui primi strappi, comincio ad accusare la mancanza di allenamento, le gambe legnose, il fiato corto, le pulsazioni salgono ben oltre il limite previsto per i miei 56 anni, tengo duro, sembra impossibile che le stesse strade fatte questa estate dove era solo falsopiano oggi diventino salite e facciano soffrire forse più di una scalata al monte Bejgua.
Siamo prossimi al bivio per castelletto d’Erro e svoltiamo a destra su quella bella strada asciutta al sole caldo dell’acquese, in poco tempo raggiungiamo Terzo, Walter quasi sempre davanti mi aiuta coprendomi dal poco vento. Ora negli strappi in salita sento dolore alle gambe, uno strano bruciore dovuto alla stanchezza muscolare, comincio ad avere qualche problema al soprasella. Ripensando a questa estate quando restavo in bici anche per 10 - 15 ore senza il minimo problema ed ora arranco come un novizio della bici alla sua prima uscita. Proseguiamo, ora non si parla quasi più, siamo nuovamente ad Acqui, riattraversiamo il ponte con il pavé e questa volta scelgo di salire sul marciapiede, non potrei sopportare gli scossoni dati dai sampietrini al mio fondoschiena. Alla rotonda si svolta a sinistra e dopo la “curva del freddo” raggiungiamo Visone. In un’altra occasione con un allenamento migliore avrei scelto la salita per Cremolino ma oggi non posso e alla rotonda altra svolta a sinistra a percorrere la bellissima strada della Caramagna o di Pontechino che congiunge la strada del Cremolino con Rivalta B.da. Percorrendola do’ un’occhiata alla Paniazza ed all’Albareta, le due strade che salgono a Morsasco, le ho percorse più di una volta ed il ricordo che ho di loro è che ti lasciano senza fiato per la loro pendenza assurda.
Percorriamo veloci la Caramagna fino a Rivalta ancora una ventina di chilometri e sono a casa. Confido a Walter che ne ho quasi abbastanza, da qualche km mi da fastidio il minimo cambio di pendenza a salire e se penso ai due strappi dopo Rivalta mi aggrovigliano già le gambe. Siamo a Sezzadio, svolto a destra Walter dietro di me, ancora poco e ci saluteremo, lui a destra verso Predosa e io a sinistra in direzione di Fontanasse, Portanova, poco prima di Casal Cermelli sento che la coscia della gamba destra si indurisce e dopo qualche minuto ecco il crampo muscolare, doloroso a ricordarmi che ho immagazzinato troppo acido lattico e che il mio fisico non è più quello allenato di qualche mese fa ma che 69 giorni di inattività assoluta hanno cancellato, la forza, la resistenza, la caparbietà che avevo acquisito.
Quasi 80 km in quasi 3 ore con quasi 26,5 di media dopo quasi 70 giorni di inattività, posso essere quasi, soddisfatto?