continuo, salendo verso Obbi, Cavorsi e Torriglia ed ora posso cercare la via di casa ma a Busalla, faccio ancora una deviazione per Bastia, ...
Le salite nel giro di oggi | ||
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Tempo | Salita | |
0:07':29" | Capriata da SP177 | 1 |
0:36':14" | Passo della Bocchetta da Voltaggio | 2 |
1:07':28" | Sori - Sussisa - Monte Fasce | 3 |
1:08':43" | Colla dei Rossi da Ogno | 4 |
0:29':30" | Cavorsi - Torriglia | 5 |
0:16':20" | Bastia da Semino | 6 |
22/09/2017
• Distanza 243.70 km
• Tempo 10:30:46
• Dislivello 3289 metri
• Bicicletta Steel Heart
Primo giorno d’Autunno
e nell’Entroterra Ligure, pare già inverno. Giornata non all’insegna del maltempo ma le nuvole grigie sull’Appennino e sul mare, hanno segnato il giro di oggi. 15 °C la temperatura media, caos totale a Genova, Vigili e strade chiuse, deviazioni che mandano in tilt il Garmin, semafori e rilanci continui, penso che non attraverserò mai più questa città.
Meglio restare nell’entroterra,
con salite e discese e panorami bellissimi, che entrare nell’inferno di scooter ed auto con aerosol gratuito a base di derivati del petrolio ed altro. A parte questo inconveniente, è stato un bel giro. Sei gradi centigradi, la temperatura di partenza. E’ stata una fortuna che facesse freddo, altrimenti non mi sarei coperto e sull’Appennino avrei sofferto molto di più.
Passo della Bocchetta da Voltaggio,
come prima moderata salita mi pare di salire piano ma Strava dice che ho battuto il mio record personale, se lo dice Strava è verità. Dopo l’attraversamento della metropoli genovese, Sori, tranquilla e meta della seconda salita, Case Cornua via Capreno, il cielo è sempre nuvoloso e questo aiuta su una salita dura come questa.
Scollino e decido il fuoriprogramma,
dell’ascesa al valico del Fasce. La salita alle antenne, oggi non l’ho presa in considerazione, strada troppo brutta e troppe nuvole e vento. Torno indietro verso Case Cornua, discendo a Gattorna e dopo poco attacco la salita alla Colla dei Rossi, da Acqua di Ognio, bellissimo percorso che scollina sulla strada per il Passo della Scoffera.
Non contento,
continuo, salendo verso Obbi, Cavorsi e Torriglia ed ora posso cercare la via di casa ma a Busalla, faccio ancora una deviazione per Bastia, che con 190 km nelle gambe pare molto più dura di quanto sia. Ritorno movimentato, tra Ronco Scrivia ed Arquata, per l’incontro con un ciclista de “La Bici” di Arquata appunto che mi ha tirato a quaranta e spingi all’ora per diversi km. Do il cambio di cortesia poco prima di Arquata e proprio nel tratto dove il vento è contrario.
Non contento,
continuo, salendo verso Obbi, Cavorsi e Torriglia ed ora posso cercare la via di casa ma a Busalla, faccio ancora una deviazione per Bastia, che con 190 km nelle gambe pare molto più dura di quanto sia in realtà. Ritorno movimentato, tra Ronco Scrivia ed Arquata, per l’incontro con un ciclista de “La Bici” di Arquata appunto che mi ha tirato a quaranta e spingi all’ora per diversi km. Do il cambio di cortesia poco prima di Arquata e proprio nel tratto dove il vento è contrario. Pensavo di lasciarci le piume ma ho spinto al massimo ugualmente per non fare brutta figura.
Pensavo di lasciarci le piume
ma ho spinto al massimo ugualmente per non fare brutta figura. Entrando in Arquata, si rallenta il ritmo e si può scambiare due parole. Si parla di Mario Tassistro, che ha concluso la corsa della vita, Ciclista appassionato e fondatore del negozio “La Bici” di Arquata Scrivia. Il mio casuale compagno mi chiede dove vado e da dove io ne venga.
Rispondo che al momento
ho circa 210 km nelle gambe e racconto del giro che ho alle spalle. Mi guarda, quasi incredulo e aggiunge:_ “E con 200 kim nelle gambe hai ancora tutta questa birra? ”. Rispondo che è pianura al momento, ma non sa che fatica ho fatto a tirare gli ultimi metri. Ad Arquata ci salutiamo e proseguo solo verso casa.Vento a favore per fortuna e rientro tranquillo passando per Novi Ligure e Bosco Marengo.
Che sia l’ultimo over 200? Non lo so. Se l’Autunno sarà mite magari ci scappa ancora qualcosa di bello. SEMPREISELLA!