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Test sulla distanza per preparare testa e gambe alle due tappe del Giro d’Italia che il 3 ed il 4 Maggio transiteranno...
immagine altimetrica
Le salite nel giro di oggi
TempoSalita 
0:06':28" Casorzo da Grana 1
0:10':19" Madonna dei Monti 2
0:00':00" Sacro Monte di Crea da Ponzano 3
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“Il Bialbero di Casorzo, La grande panchina di Ottiglio, il Santuario di Crea, Camino, Vialarda, Casale Monferrato, Valenza, e tanto altro.”
30/04/2024
• Distanza 157.8 km
• Tempo 7:33:42
• Dislivello 1646 metri

 

Test sulla distanza per preparare testa e gambe alle due tappe del Giro d’Italia che il 3 ed il 4 Maggio transiteranno a portata delle mie ruote.
Come obiettivo principale e capolinea del giro, ho impostato Camino, inventando una strada di andata che restasse ben distante da quella del ritorno, 150 circa i km a preventivo, 1600 metri il dislivello.

Percorso GPS diviso in tre parti, per non caricare troppo il Garmin ed avere la sicurezza di non perdere la strada.
Giornata eccellente dal punto di vista climatico, poco vento, cielo leggermente velato, temperatura ideale, il profumo fortissimo dei fiori di acacia che mi accompagna per quasi tutto il percorso.

 Al Bialbero di Casorzo, incontrato per caso, non c’ero mai stato, è impressionante vedere il ciliegio incastonato nelle ferite del gelso, che lo sorregge e nutre. L’imbragatura che cinge il gelso per evitare che il tronco si spacchi è leggermente lasca, i tiranti che ancorano il ciliegio ai rami principali del gelso, per evitare che la forza del vento possa sradicarlo.
 Proseguo sul giro verso la Grande panchina di Ottiglio, ma qualcosa non va, uno strano malessere dettato forse dalla paura dei tanti km ancora da fare, cominciano a minare la mi convinzione di portare a termine un giro, forse troppo ambizioso.
Arrivato alla Big Bench, visto che la salita continua, decido di non fermarmi ed arrivare allo scollino, dove è posto il monumento ai partigiani della banda Lenti, poi torno verso valle alla grande panchina Gialla e Blu, quattro foto e riparto fermamente deciso a raggiungere il sacro Monte di Crea e poi tornare a casa.
 
 Questo su e giù, fa imbizzarrire il Garmin che mi giuda su una strada in discesa asfaltata e molto interessante, ma che ad un tratto diventa sterrata con ghiaia molto grande e tonda. 600 metri circa, con forte pendenza negativa, difficile restare in sella.
 Questo intoppo, mi da la carica e lo slancio necessario per cancellare l’idea di tornare a casa e dopo Crea e Serralunga ecco che sono al capolinea, Camino.
Di Camino, che assieme a Merana ha il record di maggiore distanza dal capoluogo di provincia, Alessandria, ho un bel ricordo, perché appena sposati, mia mogli Ornella ci lavorava come portalettere stagionale.
 Sono a ridosso della sponda destra del Po, e proseguo in questo mio viaggio un po’ azzardato.
Pontestura, Vialarda, le salite sono momentaneamente terminate, passo nella parte Nord di Casale Monferrato, Frassineto e carico la terza parte del giro.
 Ticineto, Valmacca, Rivalba, Bozzole, a Pomaro Monferrato salgo a Monte di Valenza e dopo qualche su e giù sono nella città dell’oro. Salgo al bricco dell’Olio per una strada inusuale, la Mazzucchetto - Ceriana che più avanti si congiunge con la Strada Citerna.
 Falamera e basta salite, Alessandria e casa, soddisfatto di aver cambiato idea e portato a casa il secondo giro arancio di Aprile.
Domani piove, niente bici, se ne parla più avanti.
SEMPREINSELLA!