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il termometro del Garmin ha sfiorato i 40°C, l’altro, quello del Sigma che è più a contatto col manubrio è arrivato a 42°C, è successo nel rettilineo tra Solero ed ...
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Tanti strappi e nessuna vera salita
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"Il giro più sciocco fino ad ora"
16/06/2022
• Distanza 168.08 km
• Tempo 7:14:34
• Dislivello 1281 metri

Oggi, nella parte finale del giro
il termometro del Garmin ha sfiorato i 40°C, l’altro, quello del Sigma che è più a contatto col manubrio è arrivato a 42°C, è successo nel rettilineo tra Solero ed Alessandria, poi entrando in città la temperatura si è lievemente abbassata.
È pur vero che in bici se ci si bagna, calure di questo genere si riescono a sopportare, ma non per tanto, hai voglia a bere e bagnare testa e spalle ma quando fa caldo in questa maniera, conviene restare in casa al fresco.

 

E pensare che ad Aramengo non ci volevo nemmeno andare,
ieri sera pensavo ad un giro a Torriglia, andata e ritorno sullo stesso percorso, Alta valle Scrivia, al fresco, qualche centinaio di metri in dislivello in più e qualche chilometro in meno, ma un paio di giorni fa vedendo un post scherzoso su dove andare in ferie, che proponeva “a ramengo” appunto, avevo preparato e caricato sul Garmin un giro ad Aramengo e salito in bici, soprapensiero,al semaforo di via Alessandria ho svoltato a destra anziché a sinistra e troppo pigro per invertire la rotta ho proseguito verso Castellazzo senza idee di dove andare, fino a che non è venuto in mente Aramengo e pur sapendo del vento da SSO contrario al ritorno e delle temperature alte previste dopo le ore 12, ecco che carico il giro e punto su Asti.
Quindi sciocco il giro e stupido io.

“Andare a ramengo”
è un’espressione usata in genere al Nord ma ha origini Romane deriva dal Latino “ad ramingum” a sottolineare il confino, ma pare che l’espressione “a ramengo” risalga all’Alto Medio Evo, quando Asti era la capitale di un ducato Longobardo ed era riferita ai condannati per reati al patrimonio che venivano confinati nel comune più lontano del ducato. Si presume che il comune abbia assunto il nome proprio dal ruolo che gli fu attribuito. Quindi, andare Aramengo (o a ramengo, come si trova anche erroneamente) divenne presto una locuzione popolare diffusa in Piemonte e nella Lombardia occidentale.
(Riassunto da https://www.focus.it/cultura/curiosita/perche-si-dice-andare-a-ramengo).

 E quindi oggi, a ramengo
mi ci sono portato da solo in bicicletta e pur sapendo dell’esistenza della panchina gigante numero 90, Rossa e Gialla posizionata in località Carmagnola ad Aramengo, non sono andato a cercarla. L’ultima che ho cercato, quella di Olivola mi ha portato un sacco di guai con una Panda.
La prossima volta opto per Torriglia.
SEMPREINSELLA!