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Mi manca il SIGMA ROX 9.1, finito in qualche fosso sulla ex SS334 del Sassello, posizione ingloriosa per uno che ha fatto tanta strada con me e come registrava le altimetrie lui, ...
immagine altimetrica
Le salite nel giro di oggi
TempoSalita 
00:12:02 Montalto Pavese da Ronchi 1
00:07:03 Francia da Michelazza 2
00:10:34 Torrone 3
00:44:32 Ponte sul Bardonezzo - Campana di Ferro - Tassara 4
00:15:11 SP207 Pietragravina 5
00:15:50 Pareto da Nivione (Varzi) 6
00:44:48 Fabbrica C.ne - Pradaglia - Giarolo 7
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17/07/2017
• Distanza 201.90 km
• Tempo 8:31:36
• Dislivello 2516 metri

 

200 chilometri
sulle strade Lombarde ed Emiliane, con tanti strappi e corte salite, strade ruvide, non disastrate come le nostre Piemontesi, semplicemente ruvide, fatte di quell’asfalto grezzo, che di solito trovi in montagna ma che in montagna per essendo grezzo, è scorrevole, piacevole, rilassante, qui no, è grezzo e rugoso, irregolare, da fastidio e anche quando sei in salita la bicicletta sobbalza tra le pietre rozze amalgamate col bitume.
Asfalto vissuto, asfalto sfinito, al quale si alternano tratti di tappeto bituminoso, liscio e morbido come la seta. E tu pensi, “meno male che è finito”, ma subito ricomincia il ruvido e la bici saltella in salita e in discesa, fai fatica a tenerla in strada. Freni tirati, cerchi roventi e poi, trovi un tratto liscio e ti lasci andare, lasci andare i freni e prendi velocità e dietro alla curva, ecco, l’asfalto è sparito, e freni e cerchi con gli occhi, la traiettoria migliore e freni, e pieghi e finisci in un dritto che per fortuna ti ferma sull’erba, senza cadere. Appoggi il piede a terra, finalmente fermo, in piedi, non sei caduto.
È successo oggi, poco dopo Rovescala sul confine tra Lombardia ed Emilia Romagna, in piedi e senza un graffio.

Fontane, non ce ne sono,
le troverò sulla strada del ritorno, tornando in Piemonte, dove le strade sono un disastro ma almeno l’acqua l’abbiamo.
Via alle sei e dieci, il telefono non si connette col Garmin, avranno litigato parto ugualmente, strada facendo troverò un soluzione. Tortona, la direzione, trenta chilometri di pianura, poi il falsopiano da Viguzzolo a Codevilla, qualche strappo a Torrazza Coste e qualche km dopo Borgo Priolo, il duro strappo per Motaldo Pavese e la successiva blanda salita alla madonna del Vento.
Poi una serie di strappi e salite in crescendo, Francia, Torrone, Valco di Tassara, la diga di Molato, Pietragravina, Pareto, Costa dei Ferrai, seguita da Gregassi, Serbaro e Giarolo. Ora è discesa, un po’ di vento contrario, le Strette di Pertuso e via verso casa.

 Giro largo perché,
199 km mi danno fastidio e così arrivo a 201,9.
Non stanco, non troppo caldo, tanti su e giù e dislivello minimo.
Abbastanza soddisfatto.
SEMPREINSELLA
P.S. Mi manca il SIGMA ROX 9.1, finito in qualche fosso sulla ex SS334 del Sassello, posizione ingloriosa per uno che ha fatto tanta strada con me e come registrava le altimetrie lui, non lo sa fare nessuno.