Un Garmin nuovo e la prova segmento sulle Cappellette.
Le salite nel giro di oggi | |
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Tempo | Salita |
17:01" | Cappellette da Ovada (SP200) |
10/01/2016
• Distanza 60.78 km
• Tempo 02:17:19
• Dislivello 445 metri
Un inverno uggioso
Temperature miti, quasi autunnali, la neve questa sconosciuta , qui in pianura, ha lasciato il passo alla nebbia e andare in bicicletta è diventato veramente difficile. Strade bagnate come se piovesse, la fanghiglia grigiastra o marrone sollevata dalle ruote si attacca agli indumenti ed al telaio della bici in modo tenace. Se non ci fosse l’incentivo del nuovo Garmin 1000, questa mattina sarei rimasto a casa a poltrire o a scrivere di malavoglia nuove salite sul mio sito Un Randagio in Bici ma voglio imparare ad usarlo e l’unico modo per farlo è salire in bici e farci un giro.
Immerso nella nebbia
Qui da me non c’è non c’è nebbia, nemmeno il sole ma almeno la visibilità è buona. Le previsioni meteo pronosticano nebbia in pianura ma per il momento non ne vedo e allora si parte. Ho scaricato il segmento della salita alle Cappellette e allora vado a provarlo, so già che sarà un disastro ma vado solo per vedere se Garmin mi registra la salita. Appena arrivato a Portanova mi si presenta innanzi un muro di nebbia fitta, bagnata, quasi impenetrabile, per un attimo ho l’impulso di invertire la marcia e tornare a casa ma oramai sono fuori, la bici è sporca e vado avanti verso Ovada.
Fino ad Ovada
Proseguo, con la fiducia di trovare il sole ma mano a mano che la quota altimetrica si innalza, la nebbia è sempre più fitta. Predosa, il Rio Secco, Saiwa, sempre nebbia, di quella che bagna i vestiti, si attacca agli occhiali fino a impedire la visuale della strada, Vorrei toglierli gli occhiali ma fa anche freddo questa mattina e il disagio sarebbe troppo. Vado avanti in questa acqua sospesa a mezz’aria. Tra Schierano e San Carlo, dove lo Stura confluisce nell’Orba la nebbia diviene più spessa, la visibilità è ridotta a poche decine di metri. Ho con me solo il lampeggiatore posteriore, il faro anteriore è rimasto a casa, dopo l’installazione del supporto Garmin, non so più dove posizionarlo. Le auto si vedono all’ultimo momento, soprattutto quelle con i fari spenti. Cerco di stare con le ruote al di là della riga bianca e questo fa si che la fanghiglia marrone della quale è ricoperto l’asfalto, si sollevi in grosse e fastidiose gocce.
Il segmento
Questo del Garmin, per me è un mondo nuovo. I segmenti, fino ad ora sconosciuti, iniziano ad interessarmi ed oggi sono in bici per provare quello delle Cappellette. Appena entro sulla traccia del segmento, il Garmin ne visualizza la mappa, indicando in basso a sinistra la distanza ancora da percorrere ed a destra il distacco dal tempo migliore. Salgo del mio passo, non forzo e il distacco aumenta gradatamente, così come aumenta la nebbia, ora non si vede proprio nulla ma che giornata di…m...sastrosa . Quando sono in cima il distacco ha ormai superato i 4 minuti, sono proprio un lumacone.
Montaldo e poi a casa
Guardo l’ora e decido di allungare, passando da Rivalta Bormida, magari cambiando valle la nebbia svanisce. Salgo Montaldo Bormida e noto la differenza tra le indicazione del Sigma Rox che da la percentuale di pendenza senza decimali e la precisione a volte persino esagerata del Gramin. Qui la nebbia è veramente fitta, nel tratto in discesa la strada è bagnata fradicia e in un paio di curve rischio la caduta, in oltre stanno salendo parecchie autovetture ed alcune, sono a fari spenti. Scendendo di quota, la nebbia si dirada ed arrivato a Rivalta B.da la visibilità finalmente aumenta. Guadagno Sezzadio, Castelspina, Castellazzo e casa, solo sessanta Km ma con un tempo così sono fin troppi.