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Giro corto, giro lungo? Mancano le idee. E se provassi a raggiungere il paese dove Marco sta facendo le prove?
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Le salite nel giro di oggi
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“Musa del canto corale e della poesia amorosa.”
01/07//2023
• Distanza 217.46 km
• Tempo 8:43:17
• Dislivello 1093 metri
Aspettavo un 200 km, di un bel colore rosso acceso ed è arrivato per caso, senza andarlo a cercare o programmare.
Cosa c’entra con Èrato la Musa, ve lo spiego subito.
Succede che mio figlio Marco, -“Maestro in musica” che è un po' l'equivalente del titolo di "Dottore" conseguito con la Laurea Specialistica- riceve un ingaggio per un’incisione -non posso dire di cosa si tratta- con Èrato, che in questo caso non è una delle 9 muse, ne la figlia di Zeus e di Mnemosine, ma è un ensemble vocale cameristico i cui membri provengono da tutta Italia, e guarda caso, stanno facendo le prove per l’incisione di un disco nell’Abazia di Fruttaria a San Benigno Canavese.

 

Di solito nel fine settimana non esco in bici, ma ieri è piovuto, la prossima settimana ho gli operai in casa per un paio di giorni e allora ho deciso che oggi, con la temperatura fresca del mattino e un po’ di nuvole, poteva essere la giornata giusta per un giro in bici.
Dove vado?
Giro corto, giro lungo?
Mancano le idee.
E se provassi a raggiungere il paese dove Marco sta facendo le prove?

Forse è un po’ troppo distante, ma butto giù una traccia GPS con qualche salita all’andata e tutta pianura al ritorno, 210 km circa 100 metri di dislivello e arto di prima mattina, vado a sensazioni. Se le gambe girano allungo, se invece non ci sono, rientro.
Vado, di prima mattina, strade fradice per l’acqua di ieri e della notte.
Castellazzo, la martoriata strada di Oviglio, Felizzano e Quattordio, qui ho cercato un percorso privo di traffico e mi addentro nel paese.
Sorpresa, le facciate di moltissime case, sono affrescate da dipinti. Mi soffermo per qualche fotografia. Una signora mi informa che quasi tutti i “Murales” sono stati creati per la seconda edizione di QUA – Quattordio Urban Art, l’evento di Graffiti Writing e Street Art ideato da Stradedarts in collaborazione col Comune di Quattordio, con l’intento di creare un museo urbano a cielo aperto. Aggiunge che il più bello è stato impresso sul muro di cinta del cimitero. Faccio un rapido giro per il paese, scatto qualche foto e poi proseguo su percorso che, guarda caso mi porta proprio nella zona industriale dove sorge il cimitero urbano. Il murales che rappresenta il Cristo è veramente bello ed imponente, u vero peccato non avere il tempo di esplorare tutte le vie del paese alla ricerca di queste opere esclusive.

 Proseguo, Refrancore, Castaglole Monferrato. Percorro la strada che porta alla grane panchina Rosso Ruché, una foto e via, troppo fango per salire alla Big Bench.
Caliano e la Perronetta, la Grande Panchina Bianco/azzurra. Sosto un attimo per mangiare, tra l’erba bagnata sotto alla panchina, trovo una banconota da 20€, la raccolgo anche se mi pare di rubare, va a compensare i 40€ perduti in un giro di tanti anni fa.
Tonco, Murisengo, in questo paese ci andavo a suonare da ballo quando ero un ragazzo. Proseguuendo sul confine tra Alessandria e Asti, mi ritrovo in un corto sterrato in discesa e la salita asfaltata e terribile che segue, mi porta a Rinco e poi a Scandeluzza. 
 
 Ora è la ex SS590 della Val Cerina, non larga, senza spazio laterale alla banchina e con un discreto traffico veicolare, la seguo con ansia per circa 25 km, fino alla svolta per Chivasso, dove il traffico diminuisce e dopo Volpiano, sono alla meta, San Benigno Canavese.
È quasi mezzogiorno, l’Abazia è chiusa al pubblico, qualche aspirante visitatore, deluso legge il cartello di avviso, mando una foto della chiesa a Marco. La sua risposta dice che le prove fanno pausa alle ore 12:35, ho sbagliato i tempi, non posso stare troppo fermo e riparto verso casa.
Questa è la parte più difficile del percorso, l’adrenalina e la curiosità sono svanite, le salite in programma, sono finite, ora si tratta solo di pedalare in pianura, con pazienza, mettere assieme tutti pezzi del puzzle del rientro. Rettilinei, fossi pieni dell’acqua bianca della Dora Baltea e di quella azzurra del Po, i paesi come Borgo Revel, Crescentino, Fontanetto Po, - dove faccio la sosta birra e gelato - Palazzolo Vercellese, Morano sul Po e finalmente è Casale Monferrato. Aria di casa.
Pedalo con una bava di vento ostile ed è quasi subito Alessandria e casa.
Un giro rosso è arrivato, per quello blu si dovrà attendere che si trovi il modo di ringiovanirmi di una decina d’anni.
SEMPREINSELLA!