Il Guado sul Vezzulla, un passaggio difficile.
Dati Rox 9.1 | |
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Distanza | 6.950 km. |
Partenza | 404 msm |
Arrivo | 763 msm |
Dislivello | 359 m |
Aumento in altezza | 426 m |
Pendenza media |
6.13% |
Difficoltà | 55.80 Media 4+ |
Data | Tempo | Escursione |
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Domenica 22 novembre 2015 | 42':04" | La salita mancante (Prato Rondanino) |
E’ una di quelle salite che meritano di essere scalate con una mountain bike, la BDC è limitante per questa strada, dove sul più bello, finisce l’asfalto lasciando il posto a sassi e pietrisco, impraticabili per una BDC.La strada dopo Prato Rondanino, prosegue (sterrata) verso la i Piani di Praglia e solo un imprudente proseguirebbe con la BDC.
Salita irregolare, spezzata in due dal ponte ( un tempo era un guafo ) sul torrente Vezzula, affluente dello Stura. Dopo un avvio calmo dalla Ex SS 456 del Turchino a Masone seguendo le indicazioni per i Piani di Praglia, la salita si delinea dopo un chilometro e mezzo circa, superando il ponte sul Vezzula. 1750 metri all’8.63% con punta dell’11.60, si arriva così all’incrocio dopo la cascina Verne. Si svolta a sinistra e circa seicento metri di ripidissima discesa, impongono la massima attenzione nell’affrontarla. Si arriva così al guado del Vezzula e inizia il deciso tratto conclusivo di quasi 2900 metri. Attacco brusco con punta del 15% e si sale duro alla media dell’8.9% un piccolo respiro prima del quinto chilometro e si continua duro fino alla fine della strada asfaltata su, a Prato Rondanino.