Mano amano che avanzo, la strada diviene sempre più rovinata, ampie buche, ghiaia ammassata ai bordi, sassi ...
Le salite nel giro di oggi | ||
---|---|---|
Tempo | Salita | |
0:00':00" | Monte da Valenza | 1 |
0:00':00" | San Salvatore da Cascina Nuova | 2 |
02/04/2016
• Distanza 145.00 km
• Tempo 05:32:20
• Dislivello 559 metri
Da tanto tempo, sento parlare di VENTO, questa Ciclostrada che da Torino raggiunge Venezia, seguendo il fiume Po, e oggi ho voluto incontrarne un pezzetto.
L’avevo già cercata tempo addietro, passando dalle parti di Molino dei Torti ma per mancanza di indicazioni, che nemmeno a chiedere alla gente del posto ho avuto risposte precise, (in pratica nessuno la conosceva). Ora con il Garmin che da la possibilità di seguire tracciati registrati al computer, ho caricato un percorso che passasse per questa strada che cerco da tanto tempo.
Ed ora via, in sella alla Hearth Steel a seguire la traccia sul Garmin. Totona, Castelnuovo, Alzano Scrivia ed ecco Molino dei Torti, svolta a sinistra per la SP87 (Castelnuovo Scrivia – Guazzora) e dopo qualche centinaia di metri il Garmin impone una brusca svolta a destra a salire sull’argine Demaniale. Lo faccio e la strada asfaltata termina, sull’argine uno sterrato di ghiaia abbastanza fine, compatto, stabile, pedalabile insomma anche con una BDC. Ho i copertoncini un po’ usurati, quasi sulle tele ma corro il rischio, un copertone di scorta ce l’ho e mi butto.
Mano amano che avanzo, la strada diviene sempre più rovinata, ampie buche, ghiaia ammassata ai bordi, sassi anche grossi qua e la, rallentano la corsa della mia bicicletta. Procedo cautamente sullo sterrato per circa tre chilometri e mezzo, poi non è più possibile andare avanti, la strada è uno sfacelo, devio a sinistra, scendendo dall’argine e attraverso Isola Sant’Antonio e svoltato a destra riprendo la SP86 e dopo un paio di chilometri a Capraglia ecco che la ciclo strada si materializza nuovamente (lo vedo ora dalla mappa scaricata al PC) e questa volta è asfaltata ma solo per poche centinaia di metri e torna nuovamente di pietre e ghiaia, finalmente termina e mi trovo ad Alluvioni Cambiò.
Proseguo sulla traccia registrata attraversando Montariolo, Grava, Bassignana, Mugarone, Pellizzari. Qui, svolto a destra per la Strada del Po, molto bella e in leggera discesa ma dopo poco ecco che torna lo sterrato, questa volta la ghiaia è mossa, le ruote avanzano a fatica, devo viaggiare sul ciglio della strada dove lo sterrato è più compatto, sono sulla Strada delle Oche. Proseguo così per quasi 2 chilometri poi finalmente l’asfalto.