15/02/2021
- Distanza 118.01 km
- Tempo 4:56:09
- Dislivello 1036 metri
- Bici Costanza
“Che fretta c’era!”
Ancora un centinaio di chilometri, rubati all’Inverno, in una giornata fredda ma con il sole, senza vento su strade veramente belle, d’altra parte il Basso Monferrato non delude mai e presenta percorsi per tutte le gambe. Ho ripreso il mio ultimo giro come al solito al contrario, risalendone la strada fino ad Ottiglio e poi piegando a destra, verso Sala Monferrato con sosta alla Big Bench e alla chiesa in mattoni a vista dedicata a San Grato. Ci sono passato vicino tante volte senza mai avvicinarmi ma oggi mi ha incuriosito ed ho potuto leggerne la storia:
“Edificata nella seconda metà del XVII secolo ed inaugurata il 25 Aprile del 1685. Secondo la memoria popolare, tutta la comunità di Sala Monferrato, partecipò alla sua costruzione, formando una catena umana per il trasporto dei mattoni dalla fornace al sito dove venne eretta la chiesa. Col passare degli anni la chiesa cadde in disuso con conseguente peggioramento delle condizioni strutturali ma nel 1981 un gruppo di salesi si occupò della sua ristrutturazione e consolidamento e nel 2016 venne restituita nelle attuali condizioni alla comunità.”
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Fino a qui il giro è stato bello
ed entusiasmante, le colline principali le ho fatte con calma e proseguo su una strada secondaria molto interessante passando per Stevani, Castello di Uviglie, San Martino e San Maurizio.
Da qui in poi mi prende un po’ di noia, il tratto tra Occimiano e Valenza, non è molto interessante, forse dovevo evitare la strada provinciale e continuare sulle secondarie passando per Pomaro e Monte Valenza.
Comunque arrivo a Valenza e devo scegliere se salire la Colla sempre trafficata oppure Strada Citerna che si arrampica su, verso il Bricco dell’Olio. Scelgo la seconda, ma dopo 100 km e tanti su e giù, comincio ad avere le gambe legnose e la salita mi da quasi fastidio. Con un po’ di pazienza, scollino e meno male che dalla Falamera in poi si scende verso Valle San Bartolomeo ed Alessandria.
La corsa è finita,
al prossimo giro la Falamera la farò in salita ricordando che qualche anno fa abbinata al Dazio, era il test della mia pausa pranzo, tre volte ciascuna per un totale di 33 km e poi via la lavoro.
Sono passati diversi anni ma lo ricordo come fosse ieri, allora rispetto ad oggi, volavo ma gli anni passano e mi accontento, basta pedalare, forte o piano non importa. SEMPREINSELLA!